«e millantandosi sulla sicurezza della dimostrazione, s'avanzò a dirgli che, s'egli avesse un'altra terra, passando esso in quella, gli darebbe l'animo di smovere questa. Meravigliatosi di ciò il re Gerone, il pregò di far vedere in opera un sì fatto problema e di mostrare mossa da una piccola forza una qualche gran mole. Per lo che Archimede, comperata una grossa nave da carico di quelle del re e fattala trarre a terra con gran fatica e a forza di mano e caricatala di molti uomini e del solito peso, sedendo egli in disparte e movendo non già con violenza, ma agiatamente colla propria mano certo principio di argano a molte funi, la fece scorrer per terra con tutta placidezza e senza rimbalzi, non altrimenti che se fosse andata per acqua».
Per saperne di più sull'intero racconto, sulla figura di Archimede e su alcune ipotesi di come fosse fatto il meraviglioso meccanismo:
http://www.liberliber.it/mediateca/libri/f/favaro/archimede/pdf/archim_p.pdf
Guardare il paragrafo due celebri aneddoti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Archimede#Sui_corpi_galleggianti
L'aneddoto è riportato anche nel libro
Dio è un matematico, la scoperta delle formule nascoste dell'universo. Livio Mario.
http://books.google.it/books?id=dar0OQAuC3MC&pg=PT66&lpg=PT66&dq=Plutarco+aneddoto+archimede&source=bl&ots=MrZoUgQGo2&sig=38OaJ2DuhjVwt4XqTRJ9
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