mercoledì 18 aprile 2012

Il famoso aneddoto del varo di Archimede


«e millantandosi sulla sicurezza della dimostrazione, s'avanzò a dirgli che, s'egli avesse un'altra terra, passando esso in quella, gli darebbe l'animo di smovere questa. Meravigliatosi di ciò il re Gerone, il pregò di far vedere in opera un sì fatto problema e di mostrare mossa da una piccola forza una qualche gran mole. Per lo che Archimede, comperata una grossa nave da carico di quelle del re e fattala trarre a terra con gran fatica e a forza di mano e caricatala di molti uomini e del solito peso, sedendo egli in disparte e movendo non già con violenza, ma agiatamente colla propria mano certo principio di argano a molte funi, la fece scorrer per terra con tutta placidezza e senza rimbalzi, non altrimenti che se fosse andata per acqua».

Questo passo ricorda il famoso aneddoto raccontato da Plutarco che racconta come Archimede, grazie ad un'complesso sistema di argani e funi, fosse riuscito da solo a varare una nave che era stata, invece, portata in secca con grande fatica da molti uomini.

Per saperne di più sull'intero racconto, sulla figura di Archimede e su alcune ipotesi di come fosse fatto il meraviglioso meccanismo:

http://www.liberliber.it/mediateca/libri/f/favaro/archimede/pdf/archim_p.pdf

Guardare il paragrafo due celebri aneddoti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Archimede#Sui_corpi_galleggianti

L'aneddoto è riportato anche nel libro

Dio è un matematico, la scoperta delle formule nascoste dell'universo. Livio Mario.



http://books.google.it/books?id=dar0OQAuC3MC&pg=PT66&lpg=PT66&dq=Plutarco+aneddoto+archimede&source=bl&ots=MrZoUgQGo2&sig=38OaJ2DuhjVwt4XqTRJ9

immagine di fantasia riferita all'aneddoto in questione



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