domenica 22 aprile 2012

Accenni di varo nel "De bello gallico"

Nel "De bello gallico" di Cesare vengono riportati, con il linguaggio estremamente sintetico, ma anche ricco dal punto di vista tecnico tecnologico,  diversi episodi che riguardano la costruzione di navi i principali e più significativi sono:

Libro III. cap-IX,

E' il primo passo in cui si incontra la necessità da parte di cesare di far costruire delle navi per sconfiggere le popolazioni dei Veneti
Di particolare interesse è la descrizione che nel XIII dello stesso libro Cesare ci fornisce della tecnica costruttiva navale dei Veneti. Con spirito didascalico compara le navi romane a quelle dei Veneti più adatte alla navigazioni dell'oceano. Chi voglia leggere fino al XVI troverà inoltre interessanti riferimenti alla tecnica di combattimento di dette navi.

Libro V
cap-I.

Alla fine del libro IV Cesare, interessato a raggiungere la Britannia, inizia ad organizzare la spedizione richiamando le navi costruite per affrontare i Veneti, ed inoltre ordina di costruirne altre (V-I) secondo progetti ben dettagliati preparati da lui stesso.
Questo passo, come del resto l'intero De bello gallico, è particolarmente interessante in quanto Cesare offre molto spazio alla descrizione e all'analisi di tecniche e tecnologie.
cap-XXIII-XXIV.

Questi capitoli mostrano come i romani "varassero" e mettessero in secca le loro navi di continuo, questo al fine di preservarle, di ripararle, di evitare i danni delle mareggiate etc. Questi "vari" erano molto meno complessi degli odierni, date le relativamente piccole dimensioni delle navi coinvolte.


Nota:
Tutte le citazioni sono facilmente consultabili al sito:
dove sono reperibili, indicizzati per libro e capitolo, tutti i passi del commentario di Cesare.

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